Smart Home per tutti

Quando la tecnologia, ancora una volta, aiuta davvero a migliorare la vita. 

Abbiamo parlato finora di Smart Home immaginando una casa che risponda perfettamente alle nostre esigenze, che quasi anticipi i nostri bisogni, che li soddisfi completamente mentre noi le chiediamo cosa fare. Ed è così, ma ora allarghiamo un po’ gli orizzonti. Se una casa così è eccezionale, può esserlo ancora di più per coloro che sono portatori di handicap perchè può davvero andare incontro a reali esigenze di vita. La domotica ha la possibilità di migliorare drasticamente la qualità della vita per chiunque. Ma cosa significa progettare una casa a “misura di disabile” e nel dettaglio in che modo avere una Smart Home può aiutare ulteriormente?

Il primo passo è certamente focalizzare la progettazione sull’ergonomia sia degli spazi che dovranno necessariamente essere privi di barriere architettoniche, sia degli arredi con l’utilizzo di elementi user-friendly che rispondano perfettamente alle necessità del cliente. E la domotica? Non farà nulla di diverso da altre circostanze, gli impianti di automazione della casa creeranno scenari comportamentali per rendere attivo, intelligente e cooperativo l’ambiente che risulterà così avere tutti i requisiti di sicurezza necessari e lo spazio non sarà più percepito come un ostacolo.

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Smart home per tutti

Entriamo più nel dettaglio: gli impianti domotici sono utili soprattutto per supportare l’accessibilità e migliorare la qualità della vita di coloro che hanno, ad esempio, poca o nulla abilità di movimento autonomo. La Smart Home contribuisce infatti a ridurre la presenza di caregiver (coloro che aiutano i disabili quando necessario) e assicura una adeguata sicurezza personale all’utente (safety) e alle cose (security).

Servizi come l’isolamento e la protezione automatica in caso di temporale, il rilevamento di fughe di gas, di allagamenti e d’incendi, la connessione remota a servizi di assistenza e molto altro, che ormai sono all’ordine del giorno, qui fanno la differenza.

Abbiamo individuato cinque macro tipologie di dispositivi che potrebbero risultare estremamente utili in queste situazioni: 

– dispositivi per l’automazione e il controllo dell’ambiente domestico , cioè attrezzature da cucina automatiche, regolatori di temperatura interna degli ambienti, regolatori di temperatura dell’acqua, dispositivi per la chiusura/apertura dei serramenti, dispositivi per la sicurezza,…

– dispositivi assistivi come sistemi elettromeccanici o robotici per l’assistenza al movimento; ausili per la mobilità interna, attrezzature per la riabilitazione fisica,…

– dispositivi per il monitoraggio della salute quali sistemi per il rilevamento dei parametri vitali, della postura, del comportamento degli occupanti,…

– dispositivi per lo scambio delle informazioni come i telemonitoraggio e teleispezione, controllo da remoto,…

– dispositivi per lo svago/intrattenimento 

Abbiamo visti i vantaggi che normalmente, vivere Smart comporta, ma questi sono ancora più entusiasmanti se pensanti in un ottica di disabilità. Queste tecnologie permettono infatti, tra le altre cose, di:

–  diminuire la dipendenza da caregiver con un diretto e da non sottovalutare aumento dell’autonomia;

– migliorare la qualità della vita e aumentare la sicurezza;

– ridurre il carico di lavoro di assistenti e familiari;

– monitorare qualsiasi situazione.

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Normativa

Le prescrizioni da applicare agli impianti elettrici di unità immobiliari a uso residenziale utilizzati da persone con disabilità o con necessità specifiche sono contenute nella “Specifica Tecnica CEI 64-8 e Specifica Tecnica CEI 64-21” “Ambienti residenziali: impianti adeguati all’utilizzo da parte di persone con disabilità o specifica necessità (PNA)”.

Qui sono specificate tutte le indicazioni per la realizzazione di un impianto che sia adatto alle esigenze delle persone disabili, la definizione di alcune parti dell’impianto e l’introduzione di alcuni sistemi operativi di gestione. 

In linea generale l’unità abitativa deve avere:

– la gestione degli accessi e deve essere dotata di videocitofonia – citofonia;

– dispositivi di comando per luci, tapparelle, finestre le quali devono essere dotate di un sistema di apertura e chiusura automatico;

– accessi esterni, nello specifico di porte provviste di un sistema di apertura automatico che consenta l’apertura senza l’utilizzo di chiavi;

– porte interne dotate di un sistema di apertura e chiusura automatico;

– sistema di oscuramento automatico o gestibile a distanza (tende, veneziane e tapparelle);

– scale dotate di elementi motorizzati;

– sistema di video-controllo con monitoraggio da remoto;

– gestione dell’illuminazione come ad esempio accensione/spegnimento automatico, interno e/o esterno e luci segna-passo lungo il percorso tra la stanza da letto e il bagno e illuminazione di emergenza);

– gestione termica degli ambienti;

– gestione degli allarmi tecnici;

– allarmi passivi che consentano di rilevare comportamenti e antintrusione anomali/imprevisti inviandoli alla persona di supporto;

– gestione dell’assistenza.

Nel caso di disabilità accertata (come da artt. 3 e 4 della L. 104/92) sono inoltre previsti alcuni vantaggi fiscali per l’installazione e l’acquisto di prodotti domotici, dall’Iva ridotta al 4 per cento all’acquisto ai benefit Irpef a favore “degli interventi per la realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap” (DL 201/2011, DPR 917/86).

Vivere Smart non è solo essere alla moda e al passo con i tempi, può rivoluzionare il concetto stesso di casa e garantire una qualità della vita decisamente migliore anche a chi affronta la disabilità tutti i giorni!