Consigli, memo e qualche soluzione bizzarra, basta pensare sul lungo termine e sulla quotidianità. Se anche tu sei alle prese con una rivoluzione elettrica, stai per rimettere mano a un impianto, stai ristrutturando casa o hai in mente l’acquisto di un nuovo immobile e vuoi essere certo che rispecchi ogni tua necessità, troverai sicuramente qualche cosa di utile nelle prossime righe. Vedremo insieme come scegliere dove posizionare le prese, quali inserire e normativamente come regolarci affinché sicurezza e comodità coincidano!
Illuminazione
La luce in cucina è fondamentale e funzionale – ben più di altri ambienti – soprattutto se hai davvero intenzione di usare questo spazio per ciò per cui è stato creato. Vi sono tantissime soluzioni innovative, puoi tranquillamente sbizzarrirti e proprio per questo ti suggeriamo solo alcuni accorgimenti che serviranno per direzionare la tua creatività a un utilizzo quotidiano, funzionale e smart.
Prima di tutto, studia l’ambiente e favorisci l’uso della luce naturale il più possibile; se hai la possibilità di avere grandi finestre, non bloccare la luce con enormi lampadari sospesi o un mobilio occludente e stai attento alle ombre! Altresì, la soluzioni di lampadari a pendente che diffondono una luce ambientale uniforme sono ovviamente consigliati qualora la luce naturale scarseggiasse anche durante il giorno.
È bene poi identificare, all’interno dell’allestimento della cucina, il luogo dove lavorerai maggiormente e far in modo che sia perfettamente illuminato – il rischio di zone d’ombra inaspettate non è da sottovalutare, soprattutto se sei un appassionato di sushi fatto in casa e usi spesso coltelli affilati. Potreste affidarvi a faretti sospesi o alle strisce LED; queste ultime sono spesso ingegnosamente nascoste sotto i pensili (ma possono anche essere installate sopra, per un effetto inaspettato di luci e ombre che renderanno sicuramente suggestivo l’ambiente) e garantiscono una luce regolabile sia per creare atmosfera, sia per lavorare in totale comfort.
I pulsanti per l’illuminazione della cucina dovrebbero essere pensati per ambienti, ipotizziamo di avere tre elementi illuminati: ambiente, piano lavoro e sopra-pensili, è utile utilizzare tre pulsantiere, ad esempio posizionando all’ingresso quello delle luci d’ambiente e di design e direttamente sopra il piano quelle che ci servono per cucinare.
Le prese nascoste
Quando progettiamo una cucina non possiamo ovviamente fare a meno degli elettrodomestici, alcuni di questi spesso sono a incasso o comunque coprono una parte della parete, per questo la soluzione più usata è quella di nascondere la presa dietro lo stesso elettrodomestico, uniamo così l’utile al bello e non avremo mai lo sguardo che cade su cavi che viaggiano da una parte all’altra della nostra cucina. Solitamente si usa questa soluzione per: lavastoviglie, forno, frigo, fornello e cappa, a volte anche per il microonde se questi è a incasso.
MEMORANDUM: per normativa le prese nascoste hanno bisogno del comando noto come 0/1, tale comando però, se messo a vista, oltre a essere assolutamente antiestetico, occupa molto spazio nella scatoletta e comporta il rischio di spegnere accidentalmente l’elettrodomestico a cui è collegato. Una soluzione che ovvia a tutte queste problematiche è quella di inserire degli interruttori magnetotermici nel quadro per ognuna delle prese nascoste.
Le prese a vista
Capita spesso che nelle predisposizioni delle prese a vista, per intenderci quelle posizionate sopra il livello del piano di lavoro – che è bene posizionare a 110-120 cm e non a 100cm come quella in altre stanze – ci si faccia prendere da una certa ansia estetica e che quindi si prediliga il “colpo d’occhio” alla vivibilità con la diretta conseguenza che poi, una volta che si inizia a usare davvero questo ambiente, ci si accorge di non avere abbastanza prese. Non fraintendermi, non s’intende che devi spargere prese in giro come se piovesse, ma ti diamo un suggerimento: immaginati mentre prepari una cena per un gruppo di amici abbastanza numeroso. Quanti strumenti useresti?
Per rispondere a questa domanda, noi abbiamo ipotizzato di muoverci in due aree: breakfast e sous-chef. Nomi bizzarri? Presto spiegati.
L’area breakfast prevede la predisposizione delle prese necessarie (tutte schuko) a quegli elettrodomestici semi-fissi che usiamo per preparare la colazione, come: bollitore, tostapane, spremiagrumi o la macchinetta del caffè; per quest’ultima esistono modelli (come la Prodigio della linea Nespresso) che hanno anche funzioni smart ed è quindi necessario prevederlo a livello d’impianto. Avere tutti questi elementi vicini ci faciliterà la preparazione del pranzo più importante (e più insonnolito) della giornata.
L’area sous-chef invece, che solitamente coincide con il vero e proprio piano di lavoro, deve prevedere un numero di prese (anch’esse schuko) affinché si possano utilizzare gli strumenti di lavoro o più ingombranti come impastatrici o microonde – se non a incasso – o quelli temporanei come i frullatori o gli estrattori. Insomma, pensare a tutti quegli elettrodomestici che partecipano attivamente alla creazione dei vostri esperimenti culinari.
La cappa
È un elettrodomestico indispensabile, ma è anche elemento di design o elemento nascosto, c’è chi ne esalta le forme e chi preferisce chiuderla in un pensile e per ognuna di queste soluzioni, è bene ricordarsi di nascondere la presa e pensare a un pulsante di accensione comodo e che non vi costringa sempre ad alzare le braccia al cielo. Spesso infatti, la cappa non ha solo la funzione di aspirare i fumi delle preparazioni, ma funge anche da punto luce aggiuntivo e è molto comodo che abbia un pulsante tutto per sé.
Prese aggiuntive
Sempre nell’ottica di non lasciare indietro nessuno e di prevedere ogni possibile utilizzo di questo spazio molto versatile, in cucina spesso vi è la presenza di elementi elettronici non propriamente specifici per questo ambiente ed è bene quindi essere previdenti. Se avete intenzione, per esempio, di avere una TV in cucina, iniziate a immaginarvi dove sarete quando guarderete i vostri programmi preferiti e posizionate una presa (meglio se nascosta dalla TV stessa) proprio dove la ritenete più comoda. Inoltre, soprattutto nei bi-trilocali che abbiamo visto essere il trend del momento per i nuovi acquirenti, gli ambienti si influenzano molto, sono open e smart, ed è utile prevedere uno o più punti di ricarica USB o una postazione che sia comoda per poter usare il tavolo della cucina come ufficio temporaneo.
Ora, per darti un’idea di come puoi ipotizzare in termini quantitativi, di seguito troverai le dotazioni minime secondo la norma CEI 64-8.
Livello 1: BASE, ovvero il minimo obbligatorio per realizzare un impianto elettrico che garantisca i requisiti minimi di sicurezza e fruibilità.
*il numero fra parentesi indica la parte del totale di prese da installare in corrispondenza del piano di lavoro.
Livello 2: STANDARD, oltre alla garanzia del livello BASE, il Livello 2 – Standard rende la casa un luogo più sicuro e più protetto grazie all’instasllazione di dispositivi quali i sistemi di antintrusione, allarmi tecnici e videocitofono che consentono una maggiore protezione contro le intrusioni indesiderate e contro i pericoli derivanti da malfunzionamenti degli impianti domestici.
*il numero fra parentesi indica la parte del totale di prese da installare in corrispondenza del piano di lavoro.
Livello 3: DOMOTICO, la soluzione ideale per tutti gli utenti che desiderano una casa che sappia soddisfare ogni esigenza. Oltre a comodità, sicurezza e protezione, con il Livello 3 la casa sarà dotata di gestione scenari, controllo da remoto e controllo dei carichi elettrici. Avrai una vera e propria SmartHome.
*il numero fra parentesi indica la parte del totale di prese da installare in corrispondenza del piano di lavoro.
Questi sono solo alcuni consigli generici, alcuni accorgimenti e suggerimenti, ma siamo sempre a disposizione per mettere le nostre conoscenza a tua disposizione, ti ha incuriosito questo articolo, e vorresti provare a vedere come verrebbe la tua cucina ideale? Nessun problema!