Nonostante lo sforzo dei fornitori per renderla più trasparente, la bolletta dell’energia rimane un documento di difficile comprensione per molti. Eppure è il primo passo per capire quali sono i nostri reali consumi e iniziare a risparmiare, ammortizzandoli in maniera ottimale.
Nel nostro paese la fornitura dell’energia elettrica può venire o dal mercato tutelato o dal mercato libero.
- Mercato tutelato: se il fornitore di energia è un’azienda che opera nel mercato tutelato, le tariffe che applica sono quelle fissate dall’autorità per l’energia e per il gas.
- Mercato libero: se il fornitore di energia è un’azienda che opera nel mercato libero, il prezzo e le condizioni sono quelle stabilite direttamente dalla stessa azienda e di solito rimangono tali per due anni.
Cosa bisogna sapere per risparmiare sulla bolletta?
Saper leggere correttamente la bolletta è importante non solo per comprendere tutti i costi che si sostengono, ma anche per confrontare le offerte presenti sul mercato e individuare quella più conveniente per i propri consumi.
Bisogna però ricordare che alcune delle componenti del prezzo dell’energia elettrica dipendono dal fornitore, mentre altre rimangono invariate.
Le componenti principali sono divise in quattro gruppi:
– Spese per la materia di energia: costituita da una quota fissa (€/anno), indipendente dal consumo, e una quota energia (€/kWh), che si paga in proporzione al consumo ed è l’unica parte varabile della tariffa energetica, cioè quella che determina la differenza di tariffe elettriche nel mercato libero. La quota di energia comprende le spese per il prezzo dell’energia, per le perdite di rete e per la componente di dispacciamento.
– Spese per il trasporto e la gestione del contatore: legata al trasporto dell’energia elettrica. Le tariffe sono stabilite dall’autorità Garante per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico. Il prezzo perciò non varia tra i diversi fornitori e la spesa complessiva è il risultato di queste tre componenti:
- Quota fissa (€/cliente/mese), indipendente dal proprio consumo,
- Quota potenza (€/kW/mese), applicata alla potenza applicata,
- Quota energia (€/kWh), applicata all’energia consumata.
– Spese per gli oneri del sistema: sono costi fatturati per la copertura di interesse generale per il sistema elettrico e vengono pagati da tutti i clienti finali.
In particolare ci sono:
- Quota fissa (€/cliente /mese), non è legata ai consumi e si applica solo alle abitazioni di non residenza,
- Quota energia (€/kWh), applicata i base all’energia consumata e quindi, pagata da tutti indipendentemente dalla residenza.
Solo nel caso dell’energia elettrica, esiste una differenza tra tariffe per i residenti e le tariffe per i non residenti presso l’indirizzo di fornitura, ciò determina un incremento del 35% nella spesa annua per la fornitura di energia elettrica per le abitazioni di non residenza rispetto a quelle di residenza anagrafica.
– Imposte
Le imposte rimangono invariate per ogni fornitore e sono stabilite dalle leggi statali, sono costituite dalle accise, che si applicano sull’energia consumata, e dall’IVA al 10% applicata sull’importo totale della bolletta.
Possibile risparmio
Utilizzare il RID come metodo di pagamento o ricevere la bolletta in formato elettronico può rappresentare talvolta un risparmio rispetto al pagamento con bollettino postale o all’invio in formato cartaceo. Nel mercato di tutela il pagamento con addebito sul conto corrente prevede uno sconto di 6€/anno. Inoltre, anche nel mercato libero, alcuni fornitori addebitano un costo aggiuntivo in bolletta (in media pari a 2€) per i clienti che preferiscono utilizzare il bollettino come metodo di pagamento e la fatturazione cartacea.
Consumi fatturati
La lettura dei consumi viene fatta attraverso il contatore dal distributore e inviata al fornitore. Il contatore elettronico, ormai diffuso in ogni casa, è programmato per rilevare i consumi distinguendo due tipologie di tariffe, monoraria e bioraria.
La tariffa monoraria prevede un prezzo al kWh indifferenziato per tutte le fasce orarie ed è consigliata a chi ha un consumo che si distribuisce in maniera omogenea in tutti i giorni della settimana e su tutte le ore del giorno.
La tariffa bioraria invece prevede un prezzo al kWh differenziato in base alle fasce orarie in cui viene utilizzata ed è consigliata a chi ha un consumo che si distribuisce in particolari giorni della settimana e ore del giorno.
- F1 – ore di punta: 8 – 19 dei giorni lunedì – venerdì, escluse le festività nazionali
- F2 – ore intermedie: 7-8 e 19-23 dei giorni lunedì-venerdì; 7-23 del sabato
- F3 – ore fuori punta: 00-7 e 23-24 dei giorni lunedì-sabato; tutte le ore per domenica e festivi
Come si legge la bolletta?
La bolletta 2.0, arrivata sul mercato da aprile 2015, è nata con l’obiettivo di garantire una maggiore trasparenza e aiutare gli utenti a leggere la bolletta della luce senza incertezze, è costituita da un solo foglio dove sono riportate, in modo chiaro e trasparente, tutte le informazioni utili.
Il primo passo da compiere per capire la bolletta della luce è analizzare le informazioni raccolte nella prima pagina, il foglio di sintesi.
Di seguito viene riportato l’esempio di una bolletta con la relative descrizione di ogni parte di essa.
- Società – nel caso sotto riportato, Enel.
- Tipo di fornitura – l’icona di una lampadina, riportata in bolletta, non è solo un abbellimento della bolletta dell’Enel, ma anche l’indicazione del contratto di riferimento. Nell’esempio stiamo parlando di una fornitura luce.
- Dettagli contratto – l’area contrassegnata con il numero tre definisce il dettaglio del contratto Enel.
- Dati di fatturazione – i dati del titolare del contratto.
- Il numero cliente Enel Energia – numero a nove cifre che identifica il cliente.
- Codice POD – è il codice univoco che identifica il Punto di Prelievo (Point of Delivery). Grazie a questo identificativo è possibile individuare con esattezza l’utenza e il contatore. È un’informazione necessaria nel caso di voltura o subentro.
- Il codice fiscale dell’intestatario
- Periodo – è l’intervallo di tempo a cui fa riferimento la bolletta Enel.
- Totale da pagare – l’importo dovuto per il consumo di energia elettrica nel periodo di riferimento. Sotto il totale, un’informazione da leggere con attenzione: la data entro la quale effettuare il pagamento per evitare d’incorrere in penali.
- Pagamenti in regola o arretrati? – in questo box vengono segnalati eventuali ritardi nei pagamenti.
- Dettaglio dei costi in bolletta – fare attenzione ai dettagli degli importi fatturati può far capire quanto pesa ciascun elemento. Il risultato di questi elementi dà il totale:
- Spesa delle componente energia;
- Spesa di trasporto e gestione contatore;
- Spesa oneri di sistema;
- Totale imposte e IVA;
- Canone di abbonamento alla televisione per uso privato.
- Dettaglio fiscale – un’ulteriore specifica dei costi che permette di vedere quanto incidono le imposte e l’IVA sul costo totale della bolletta.
- Dettaglio dei consumi fatturati – nella prima parte del secondo foglio della bolletta Enel si può leggere l’ammontare del consumo di kWh nell’anno (fino al momento della fatturazione) e nel periodo di riferimento.
- Fasce orarie – un approfondimento che permette di analizzare i consumi suddivisi per fascia oraria.
- Paga con un click – il QR code presente in questo box permette di saldare la bolletta utilizzando l’app Enel Energia tramite lo smartphone.
- Riepilogo del contratto – si trovano le informazioni di base sul contratto di fornitura attivo.
Ora potete leggere la bolletta luce Enel con più attenzione, analizzando ogni dettaglio utile a comprendere il prezzo in fattura e il vostro stile di consumo.