La Virtual Reality non si ferma ai videogiochi, invade anche il mondo dell’architettura e della progettazione.
La Realtà Virtuale (VR) e la Realtà Aumentata (AR) sono una vera e propria rivoluzione e se quasi tutti pensano subito al mondo ludico – e chi, appassionato di videogame, non ha mai sognato di poter “vivere” davvero le sue avventure preferite? – ma l’uso di questa tecnologia non si limita certo a questo. Questo nuovo punto di vista sta rivoluzionando tutti i settori e in primis quelli dell’edilizia e dell’architettura e tutti gli addetti ai lavori si trovano ora davanti ad una scelta importante: devono decidere come rispondere a una tale rivoluzione tecnologica e non si parla di scelte lontane, ma una scelta da fare oggi. Una scelta che noi abbiamo già fatto, della quale siamo entusiasti e che rifaremo altre mille volte, essere al passo con le tecnologie è d’obbligo per chi lavora in questo campo. Ma la tecnologia non aiuta solo noi addetti ai lavori, aiuta anche te e per questo ti raccontiamo i grandi vantaggi che stiamo vivendo sul campo grazie all’uso di questo nuovo mezzo.
I vantaggi della Realtà Virtuale per gli architetti, i progettisti e i costruttori – e anche, non ultimi, i clienti – sono esponenziali, soprattutto se paragonati a quelli attribuibili all’entrata in scena dei computer e dei software per la progettazione di qualche decennio fa, specialmente se pensate a quanta strada ha davanti essendo una tecnologia relativamente recente e con un margine di perfezionamento incredibile.
Quando il tuo architetto ti presenta il rendering della tua casa, per perfezionarlo devi immaginare di vivere tra quelle mura disegnate, di spostarti da una stanza all’altra, di accendere la luce per andare in cucina, di asciugarti i capelli in bagno o lavorare al pc in salotto. Devi immaginare ogni aspetto di vita quotidiana e prevedere ogni dettaglio, soprattutto nella creazione dell’impianto elettrico; ma questo non è sempre facile, non facile come viverlo. Ecco, il VR ti permette di “viverlo” – almeno virtualmente – e con innumerevoli vantaggi, come? Rendendo i rendering visibili e tangibili; quelli tradizionali, per quanto realistici, non sono sufficienti a comunicare appieno le superfici, gli spazi e i punti luce e la percezione è di per sé limitata all’idea di partenza. Il VR ti permette di avere una visione realistica di ciò che ti circonda grazie alla sua realtà immersiva, per questo molti architetti hanno già adottato questa tecnologia, ma che vantaggio offre per la progettazione dell’impianto elettrico?
Difetti e conflitti con i mobili
A progetto finito, con tutti gli spazi determinati, i mobili inseriti e i dettagli curati, quando manca “solo” l’impianto elettrico, inserendo questi parametri nei software di elaborazione della VR tu, indossando una comoda maschera potrai vivere la tua casa e posizionare ovunque riterrai necessari i punti luce, le prese, i faretti, le strisce LED, le pulsantiere e qualsiasi altra cosa la tua fantasia ti suggerirà ed eviterai – o correggerai – tutti i possibili conflitti con l’arredamento. Se una presa dovesse essere troppo vicina al comodino del letto, o un pulsante dietro la specchiera del bagno o nascosta dalle tende verticali della terrazza, non lo scoprirai solo una volta che tutta la casa sarà ormai terminata, ma lo scoprirai ora che puoi ancora spostare qualsiasi dettaglio che non ti soddisfi. Grazie all’intuitiva interfaccia, con il semplice uso dei joystick, potrai semplicemente “prendere” l’elemento fuori posto e spostarlo o eliminarlo.
Prese, pulsantiere e punti luce, troppi o troppo pochi?
Abbiamo già affrontato l’argomento in alcuni articoli consigliando come posizionare le prese e i punti luce, ma anche con i nostri suggerimenti il resto del lavoro viene affidato alla tua immaginazione, ma ora non solo. “Camminando” per il tuo salotto, “cucinando” nella tua cucina, “spostandoti” dal bagno alla camera, potrai accorgerti subito se il numero delle prese soddisfa le tue necessità, se le luci sono posizionate dove volevi e con i giusti effetti, se le pulsantiere sono comode e – come già accennato prima – se non le dovessi trovare soddisfacenti, basterà cambiarle.
Personalizzazione a colpo d’occhio
Sfogliando i cataloghi hai scelto la placca del tuo colore preferito, sei certissimo che starà benissimo in tutta casa, le hai ordinate per ogni punto sul progetto, anche per quelli coperti e un paio in più per emergenza, sono stati installati correttamente e la casa è finalmente pronta. Arriva il giorno in cui varchi la soglia per la prima volta, è tutto finito e puoi finalmente goderti la tua nuova dimora. Ti siedi sul divano e noti qualcosa che stona. Il colore della placca lì, accanto a quei mobili, non c’entra nulla. Inizi l’ispezione di ogni ambiente e vedi che anche in bagno e in corridoio, forse, di un altro colore sarebbero state meglio. Ora dovresti riprendere il catalogo e riordinarle, ma hai già investito tanto e allora ti dici che lo farai prima o poi che tradotto significa “mai”. La VR risolve anche questo problema, permettendoti qualsiasi grado di personalizzazione sui modelli delle prese, delle placche, sui colori, ma anche sul mobilio, sui colori delle pareti o dei pavimenti.
BIM, un linguaggio universale
Building Information Modeling, è un metodo per l’ottimizzazione della pianificazione, realizzazione e gestione di costruzioni tramite aiuto di un software e il VR permette di vedere questa pianificazione nell’effettivo, di camminarci dentro e viverla. È un enorme vantaggio per architetti, designer e progettisti, ma certamente lo è anche per te. È come quando all’estero ci si accorge che se tutti parlassero inglese, ci sarebbero molti meno problemi. La BIM permette, all’interno dell’ambiente virtuale di presentare i progetti in più modalità e così ogni professionista aggiunge il suo tocco e questi si integrano in maniera omogenea per presentarti la tua casa come effettivamente dovrebbe essere una volta ultimata. In un progetto BIM si possono valutare luci, colori, ambiente, arredamento, ma cosa più importante, gli spazi evitando così di commettere anche gravi errori di progettazione poiché sono facilmente rilevabili attraverso la Virtual Reality. Se ad esempio, camminando nel progetto virtuale, non si dovesse riuscire a passare comodamente attraverso uno spazio, si sa già che non sarà possibile farlo nemmeno a costruzione ultimata.
Superato lo spaesamento iniziale e un leggero senso di nausea – meglio essere onesti – potresti anche chiederti chi te lo fa fare di iniziare i lavori se basta un visore per avere tutto quello che immagini! Anche senza avere lo spazio effettivamente necessario potresti farti mettere una piscina ad esempio, o un campo da golf o costruirti un palazzo che Regina Elisabetta spostati. Ma quando deciderai di tornare alla realtà non-virtuale, scoprirai davvero che, grazie alla VR, hai vissuto il tuo progetto prima che questo sia costruito, ti sei seduto sul divano e hai visto intorno a te la tua nuova casa; ci hai camminato dentro, hai potuto considerare gli ingombri, i dettagli, i materiali, hai apprezzato il valore delle tue idee, i suggerimenti degli esperti e li hai mescolati alle intenzioni originali. Una volta all’interno del mondo virtuale, tutto è più chiaro.
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