Come illuminare il soggiorno

Il soggiorno (o salotto) è il punto della casa in cui, solitamente, si riunisce tutta la famiglia, qui ci si rilassa dopo il lavoro e si sta in compagnia e sempre qui si guarda la televisione, si gioca, si legge e si chiacchiera. È proprio questa peculiare caratteristica di questa stanza a rendere necessaria un’illuminazione diversificata. Dato che il soggiorno viene utilizzato per così tante attività diverse, le sorgenti luminose, infatti, e i relativi sistemi di controllo devono essere altrettanto multifunzionali.

La sala, inoltre, soprattutto nelle case più recenti, viene anche dedicata al pranzo o alla cena (se addirittura l’intero ambiente non incorpora la stessa cucina), accentuando così l’aspetto sociale e ricreativo di questa parte delle nostre abitazioni. Diventa un luogo di aggregazione e relax, dove godersi appieno anche l’attesa per i piatti che verranno serviti e intavolare piacevoli discorsi con parenti e amici .

Ma come fare a progettare una perfetta illuminazione del soggiorno? Come fare ad immaginare correttamente che effetto avrà la luce in queste stanze? Vi siete mai chiesti come sarebbe la vostra esperienza di vita quotidiana in casa con la giusta quantità e qualità di luce?

Sicuramente il nostro CONFIGURATORE vi potrà dare utili consigli nel progettare i vostri punti luce e vi permetterà di tenere sotto controllo anche i costi, ma la lettura di questo articolo vi potrebbe dare un’idea di base che sicuramente vi tornerà utile sia in fase di ristrutturazione, sia nell’acquisto di una nuova casa.

Prima di tutto, potrebbe sembrare banale, ma risulta fondamentale aver le idee chiare del posizionamento di tavolodivano e mobile TV.  A seconda della posizione di questi mobili, l’impianto elettrico si svilupperà in modo specifico e funzionale, ma non solo, anche le luci saranno condizionate da queste vostre scelte. Vi sono poi delle norme che vanno rispettate e non tutti ne sono a conoscenza.

Ad esempio, la norma CEI 64-8 dichiara che in questi ambienti è necessario avere come minimo il seguente numero di sorgenti luminose, legati alla metratura:

 

AREA SOGGIORNO PUNTI LUCE
8m2 < A < 12m2 1
12m< A < 20m2 1
20m2 > A 2

 

Queste sono solo indicazioni, ma considerate che spesso, per motivi soprattutto di risparmio, molti installatori preferiscono fornire il minimo indispensabile, a scapito del confort del cliente.

Avete mai notato come nei ristoranti o nei pub illuminano i tavoli?

Scommetto che pochi di voi avranno una soluzione simile a casa, ma in realtà risulterebbe la più confortevole.

Il tavolo è un punto focale della sala e andrà adeguatamente illuminato, cercando di ricreare un atmosfera calda e accogliente, senza nulla togliere la comodità di vedere chiaramente cosa si ha nel piatto o su cosa si sta lavorando.

É consigliabile, ad esempio, utilizzare una lampada a sospensione posta al centro della tavola, che illumini tutto ciò che vi è appoggiato sopra con un’alta resa cromatica. La luce sarà quindi di tipo diretto e produrrà di conseguenza ombre molto scure e ben delineate, che faranno risaltare ancora di più i piatti illuminati. Se illuminare il piano orizzontale rappresentato dalla tavola è abbastanza semplice, illuminare i piani verticali, quali le sedute dove gli ospiti si accomoderanno, risulta essere leggermente più complicato. Infatti è buona norma evitare luci ad altezza media, che potrebbero dar fastidio andando direttamente negli occhi e preferire dunque luci più morbide rispetto a quelle usate sul tavolo.
L’ideale è rappresentato da una luce indiretta, (per luce indiretta si intendono luci che non hanno di per sé la funzione di illuminare quella determinata zona, ma la cui copertura giunge fino al punto in cui la necessitiamo). Tale luce può derivare dalla stessa lampada a sospensione che abbiamo utilizzato per illuminare il centro del tavolo, oppure da una luce di altro tipo che viene riflessa dal soffitto. Le ombre in questo caso saranno decisamente più leggere, chiare e meno marcate.

tavolo luci

Come ultimo consiglio, in merito all’illuminazione della sala da pranzo o di un tavolo in generale, non dimenticatevi che se la posizione del tavolo non è fissa (cioè appena avete un ospite in più dovete allungarlo o cambiare il suo orientamento) allora la scelta del tipo di lampadario risulta importante e determinante per mantenere costante il confort dell’ambiente.

Nel resto della stanza può essere utilizzata sia una luce ampia che una luce direzionata sui singoli spazi. Soluzioni che vanno decise caso per caso, poiché determinate in gran parte anche dalle scelte dell’arredamento. Per esempio se avete in soggiorno un mobile con vetrina, questo potrebbe essere illuminato internamente, con la doppia funzione di mettere in evidenza il suo contenuto e di creare una luce soffusa. Viceversa, nel caso in cui la sala non disponga di tavolo da pranzo oppure le dimensioni risultassero molto ridotte (<10m2), potrebbe essere sufficiente un’illuminazione più omogenea e diffusa. Tale illuminazione si potrebbe avere o in maniera economica con un punto luce classico nel centro del soffitto, oppure con una cornice perimetrale di cartongesso nella quale potrete applicare le sorgenti illuminanti (quali strisce a led).

Non parleremo qui del rapporto tra installazioni in cartongesso e illuminotecnica, ma sicuramente vi consigliamo di affidarvi a professionisti nel caso vogliate inoltrarvi in questo mondo che certamente nasconde sorprendenti soluzioni.

 

A livello impiantistico, nel caso in cui non abbiate ancora le idee chiare sul tipo di illuminazione o sull’arredamento, vi consigliamo di aggiungere una o due prese comandate che vi permetteranno, in futuro, di applicare delle lampade “da terra” per poter ovviare a qualche mancanza del progetto illuminotecnico, oppure, illuminare una precisa zona del salotto (esempio: un lato del divano per permettervi di leggere comodamente). Per sapere cosa si intende per presa comandata o maggiori informazioni potete rifarvi all’articolo Come posizionare le prese in soggiorno.

Abbiamo anticipato in apertura che in sala è anche, spesso presente, il televisore ed è proprio l’angolo TV, a necessitare di una descrizione a sé stante. Risulta molto importante illuminare adeguatamente la televisione perché è un punto sul quale i nostri occhi si posano per diverse ore. Una cattiva illuminazione di questa zona disturba la visione e stanca gli occhi, con rischi notevoli per la salute, se pensati a lungo termine.

Banalmente, la maggior parte delle persone lascia questo angolo al buio, pensando in questo modo di ricreare l’effetto cinema, ma attenzione… non siete al cinema! Le caratteristiche non sono affatto le stesse, lo schermo che trovate nei multisala occupa tutto lo spazio visivo, mentre anche una TV da 70’’ risulta decisamente più piccola. Inoltre la sala cinematografica è completamente adibita alla visione del film, mentre in casa vi è certamente una condizione ambientale differente, dove la presenza di altre sorgenti luminose (oltre allo schermo) crea una differenza di luminosità che danneggia la visione e favorisce l’affaticamento oculare.

 

Quindi è fondamentale illuminare la zona TV con una luce fiocca, posizionata dietro la TV, rivolta verso il basso o verso il muro. Soluzioni quali faretti da 1W posti nel contro-soffitto, strisce a LED poste nella corona perimetrale, luci da terra che puntano nel retro TV o piccole lampade a parete poste in prossimità delle prese TV, risultano ottimali per diminuire la differenza tra zone di luce e zone di ombra.

Attenzione che spesso eseguire questa modifica successivamente ad una ristrutturazione o dopo aver arredato la vostra nuova casa, risulta impossibile o particolarmente difficile, e vi dovrete procurare una televisione dotata di luce posteriore o scegliere soluzioni provvisorie che possono risultare di cattivo gusto.

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